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Grotte costiere del Salento

Grotte costiere del Salento
In mezzo alle belle spiagge così frequentate durante i soggiorni estivi del Salento, si alternano tratti di costa in entrambi i versanti della penisola che sono interessati dal fenomeno del carsismo, un evento che coinvolge incessantemente e gradualmente la roccia calcarea e le acque meteoriche, che giungono dall’atmosfera sul suolo terrestre. Nel tempo, l’acqua modella la roccia e scava in profondità fino a creare suggestivi condotti e spettacolari “stanze” sotterranee, veri e propri tesori della natura che affascinano migliaia di visitatori che ogni anno viaggiano nel Salento. Queste monumentali opere della natura richiedono millenni di erosione della roccia, un processo che mai si arresta e che continua a modificare il paesaggio salentino. Improvvisando un tour turistico intorno alle coste del Salento è possibile scoprire la bellezza scenografica dei paesaggi rupestri dominati da grotte e scogliere, così affascinanti e suggestivi da imprimersi nel ricordo dei visitatori: molti di questi antri sotterranei sono vere e proprie testimonianze storiche di un passato antichissimo del Salento, alcune si possono raggiungere esclusivamente via mare. Per citarne solo alcune, partendo da Porto Selvaggio, sul versante ionico a nord di Gallipoli, si può incontrare la bella Grotta di Capelvenere, così chiamata per l’omonima specie vegetale che cresce in quel posto. Giungendo a sud lungo la costa ionica, così trafficata durante le vacanze salentine, si giunge nei pressi di Santa Maria di Leuca, sul lato ovest, dove meraviglie della natura portano il nome di Grotta delle Tre Porte che custodisce reperti antichi quanto l’uomo di Neanderthal e di fauna africana, la Grotta del Bambino, dove è stato trovato un dente appartenente probabilmente ad un bambino nella preistoria, la Grotta del Diavolo, caratterizzata dal costante eco suggestivo delle onde al suo interno e la Grotta Porcinara, antico luogo di culto facilmente raggiungibile a piedi, oltre a tantissime piccole grotte presenti sulla grotta. Sulla costa orientale di Capo di Leuca che si affaccia sul mare Adriatico, si incontra una tipica atmosfera da finibus terrae: alte scogliere a picco sul mare in cui si aprono profonde voragini nella terra. E qui, nella località Ciolo, nei pressi di Gagliano del Capo, che ogni anno migliaia di turisti in vacanza nel Salento vengono ad ammirare e a fotografare questi caratteristici paesaggi, alcuni per provare l’ebbrezza di fare prodigiosi tuffi acrobatici da queste altezze, altri per avventurarsi sui pendii dotati di passaggi naturali. Più a nord di Leuca, passando per tratti di costa alternati a spiaggia e a scoglio, si giunge a Castro, nella stupenda Grotta Zinzulusa, così chiamata per gli stalattiti che pendono dal soffitto simili a “zinzuli”, ovvero “stracci”, vera e propria “voragine” nella terra alta 15 metri, e la bella Grotta Azzurra, dalle incantevoli acque azzurro intenso, entrambe oggetto di numerose visite guidate in barca. A Santa Cesare Terme, le numerose grotte procurano la preziosa acqua termale che ha reso possibile la costruzione del noto centro termale. Più a sud di Otranto, a Porto Badisco, la Grotta dei Cervi incanta con gli antichi graffiti che riproducono battute di caccia al cervo. A Torre dell’Orso, invece, più a nord di Otranto, tra le tantissime grotte presenti spicca la Grotta di San Cristoforo, con incise nella roccia versi antichi, come la preghiera di “Felicior Hispanius”, scritta da un navigatore per il buon auspicio della sua traversata in mare. A San Foca, se si è in vacanza nel Salento, ci si può innamorare nella romantica Grotta degli Amanti, rifugio originario di una coppia di fidanzati, di cui, secondo la leggenda popolare, si possono avvertire ancora i sospiri con il soffio della brezza primaverile oppure deliziarsi al sole nei pressi della graziose Grotte della Poesia.