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Frantoi Ipogei

Frantoi Ipogei
Salento e olio di oliva è un storia d’amore che nasce migliaia di anni fa come viene testimoniato dalla presenza di bellissimi frantoi ipogei, tutt’ora visibili e aperti ai visitatori. Un tempo i trappiti, altro nome dei frantoi, erano costruiti all’interno di stanze sotterranee in molti centri salentini per vari motivi (maggiore protezione, facilità di scarico delle olive attraverso le aperture superiori, temperatura più alta) e sono tutt’ora luogo prescelto da visitare in molti itinerari di viaggio nel Salento: al loro interno si scandiva il ritmo quotidiano di tantissimi uomini salentini che dovevano allontanarsi dalle proprio case da novembre fino a maggio dopo la raccolta delle olive, nel periodo autunnale, per vivere stabilmente all’interno del frantoio ipogeo, dove si procedeva alla lavorazione e alla spremitura del prezioso oro del Salento sotto la guida del caposquadra, il nachiru. I frantoi ipogei da visitare per chi è in vacanza nel Salento sono numerosissimi, anche se la maggior parte di loro non è “sopravvissuta” all’usura del tempo per vari motivi. Tra i Comuni del Salento in cui è possibile avventurarsi nel cuore della terra salentina, Presicce, denominato “Città degli ipogei” per l’alto numero di frantoi nel sottosuolo, Specchia, Morciano di Leuca, altro fiorente centro di produzione dell’olio d’oliva, Acquarica del Capo, Sternatia, Gallipoli, Calimera, Melpignano, Copertino, Vernole.