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Grotte costiere del Salento

Grotte costiere del Salento
In mezzo alle belle spiagge così frequentate durante i soggiorni estivi del Salento, si alternano tratti di costa in entrambi i versanti della penisola che sono interessati dal fenomeno del carsismo, un evento che coinvolge incessantemente e gradualmente la roccia calcarea e le acque meteoriche, che giungono dall’atmosfera sul suolo terrestre. Nel tempo, l’acqua modella la roccia e scava in profondità fino a creare suggestivi condotti e spettacolari “stanze” sotterranee, veri e propri tesori della natura che affascinano migliaia di visitatori che ogni anno viaggiano nel Salento. Queste monumentali opere della natura richiedono millenni di erosione della roccia, un processo che mai si arresta e che continua a modificare il paesaggio salentino. Improvvisando un tour turistico intorno alle coste del Salento è possibile scoprire la bellezza scenografica dei paesaggi rupestri dominati da grotte e scogliere, così affascinanti e suggestivi da imprimersi nel ricordo dei visitatori: molti di questi antri sotterranei sono vere e proprie testimonianze storiche di un passato antichissimo del Salento, alcune si possono raggiungere esclusivamente via mare. Per citarne solo alcune, partendo da Porto Selvaggio, sul versante ionico a nord di Gallipoli, si può incontrare la bella Grotta di Capelvenere, così chiamata per l’omonima specie vegetale che cresce in quel posto. Giungendo a sud lungo la costa ionica, così trafficata durante le vacanze salentine, si giunge nei pressi di Santa Maria di Leuca, sul lato ovest, dove meraviglie della natura portano il nome di Grotta delle Tre Porte che custodisce reperti antichi quanto l’uomo di Neanderthal e di fauna africana, la Grotta del Bambino, dove è stato trovato un dente appartenente probabilmente ad un bambino nella preistoria, la Grotta del Diavolo, caratterizzata dal costante eco suggestivo delle onde al suo interno e la Grotta Porcinara, antico luogo di culto facilmente raggiungibile a piedi, oltre a tantissime piccole grotte presenti sulla grotta. Sulla costa orientale di Capo di Leuca che si affaccia sul mare Adriatico, si incontra una tipica atmosfera da finibus terrae: alte scogliere a picco sul mare in cui si aprono profonde voragini nella terra. E qui, nella località Ciolo, nei pressi di Gagliano del Capo, che ogni anno migliaia di turisti in vacanza nel Salento vengono ad ammirare e a fotografare questi caratteristici paesaggi, alcuni per provare l’ebbrezza di fare prodigiosi tuffi acrobatici da queste altezze, altri per avventurarsi sui pendii dotati di passaggi naturali. Più a nord di Leuca, passando per tratti di costa alternati a spiaggia e a scoglio, si giunge a Castro, nella stupenda Grotta Zinzulusa, così chiamata per gli stalattiti che pendono dal soffitto simili a “zinzuli”, ovvero “stracci”, vera e propria “voragine” nella terra alta 15 metri, e la bella Grotta Azzurra, dalle incantevoli acque azzurro intenso, entrambe oggetto di numerose visite guidate in barca. A Santa Cesare Terme, le numerose grotte procurano la preziosa acqua termale che ha reso possibile la costruzione del noto centro termale. Più a sud di Otranto, a Porto Badisco, la Grotta dei Cervi incanta con gli antichi graffiti che riproducono battute di caccia al cervo. A Torre dell’Orso, invece, più a nord di Otranto, tra le tantissime grotte presenti spicca la Grotta di San Cristoforo, con incise nella roccia versi antichi, come la preghiera di “Felicior Hispanius”, scritta da un navigatore per il buon auspicio della sua traversata in mare. A San Foca, se si è in vacanza nel Salento, ci si può innamorare nella romantica Grotta degli Amanti, rifugio originario di una coppia di fidanzati, di cui, secondo la leggenda popolare, si possono avvertire ancora i sospiri con il soffio della brezza primaverile oppure deliziarsi al sole nei pressi della graziose Grotte della Poesia.

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Torre Vado

Torre Vado, nel comune di Morciano di Leuca, è la splendida marina che si trova a pochi minuti da Santa Maria di Leuca, circa 12 km sul versante Ionico. Prende il nome dall’omonima torre di avvistamento,  e “Vado” potrebbe  derivare o dal latino “vadum” (guado) , oppure  dallo spagnolo “ovado”, cioè il luogo in cui i pesci depositavano le uova. La Torre di Guardia si trova sulla costa a pochi metri dal mare ed è attualmente circondata da alcuni edifici costruiti in epoche recenti. Per la sua vicinanza con il centro abitato di Salve era stata adibita a Torre Cavallara, era cioè dotata di un messaggero a cavallo che in caso di pericolo partiva per avvertire i paesi dell’entroterra. La marina di Torre vado presenta caratteristiche ambientali e paesaggistiche simili alla Grecia. Il territorio, infatti, si affaccia dolcemente verso il mare ed è dotato di ampi spazi di acqua cristallina e natura incontaminata. Dalla Torre Saracena in direzione Santa Maria di Leuca, la costa bassa di ciottoli bianchi e lisci continua per un altro km, e un bel muretto a secco separa il litorale dai pochi metri di terra rossa che costeggiano la litoranea: questa è contrada Nepole che non è solo mare, infatti verso l’entroterra è possibile vedere una collina. In cima, si apre alla vista un panorama mozzafiato, dove l’azzurro intenso del mare di Torre Vado fa da contrasto ai colori della collina e delle sue fiancate.
L’entroterra del territorio presenta un paesaggio tipico del Capo di Leuca: terra di colore rossastro, ulivi secolari belli ed imponenti, autentici pilastri della natura, muretti a secco ed antiche masserie, fichi d’india belli e maestosi, alberi di fico e mandorli: un paesaggio che muta i suoi colori ed i suoi profumi a seconda della stagione. Da menzionare sono sicuramente le Sorgenti di Torre Vado chiamate un tempo “li fiumi”, con acque dolci e fresche proprio come quelle  dei fiumi. Qui, secondo il tempo e le correnti, scendono i pesci per cibarsi della buona erba.  Caratteristico è anche lo splendido lungomare, che partendo dalla torre saracena prosegue per circa 1km verso l’arenile sabbioso della marina vicina di Pescoluse. Frequentato da imbarcazioni di diversa grandezza, dove insiste anche un molo grande destinato all’ormeggio delle Paranze dei pescatori, il Porto turistico è il punto di riferimento per chi vuol noleggiare barche oppure organizzare visite ed escursioni alle grotte.

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Torre Pali

Torre Pali

È una località turistica del comune di Salve, affacciata sul mar Ionio. Anticamente veniva chiamata Marina di Sant’Antonio per via della chiesetta dedicata al Santo che alcuni pescatori avevano fatto erigere; successivamente prevalse il nome Pali a causa dei tanti bastoni di legno che vi si trovavano sulla battigia in seguito alle numerose mareggiate. La Torre di avvistamento cinquecentesca fu fatta costruire da Carlo V nel XVI sec. per difendere il territorio salentino dagli attacchi dei pirati saraceni. La torre si trova completamente circondata dalle acque del mare a circa 20 m dalla costa, è a base circolare e si sviluppava su due piani presentando molto probabilmente feritoie nella parte superiore. Attualmente è parzialmente crollata. Torre Pali vanta una spiaggia sabbiosa a ridosso delle case, un porticciolo turistico per l’ormeggio di piccole barche, ma anche un’ampia scelta di strutture ricettive e di servizi che durante il periodo estive diventano numerosi. L’arenile di sabbia, superata la torre, diventa roccioso e basso, ideale per chi cerca tranquillità e vuole farsi una nuotata verso l’Isola della Fanciulla , il nome è dovuto ad una leggenda locale che racconta del rapimento di una ragazza del luogo, da parte del pirata Dragut; la giovane si rifiutò di rinnegare la religione cristiana e per questo fu uccisa dallo stesso Dragut e gettata in mare. Dopo qualche tempo, il corpo venne ritrovato sullo scoglio a poche centinaia di metri dalla riva. Torre Pali è anche luogo di mistero e di fascino per via delle leggende che alimentano il suo territorio: dalle più recenti nate in seguito al terrore seminato dalle incursioni dei turchi a quelle più antiche che vedrebbero la località il luogo della leggendaria città di Cassandra, distrutta da un maremoto circa duemila anni fa. Di certo ci sono i resti di alcuni dolmen, tombe megalitiche e grotte rupestri che testimoniano la presenza di luoghi di culto in periodi molto antichi.

Chiesa di Sant’Antonio

Luogo di preghiera per i pescatori che si fermavano a Torre Pali per il loro lavoro, piccola ma graziosa, dedicata a Sant’Antonio, d’estate si ripopola come la stessa marina ed il 15 agosto si celebra la messa in onore della Madonna Stella Maris con la tipica processione in mare.

Il porto

Nel paese vi è di recente costruzione un piccolo porticciolo dove attualmente le sole imbarcazioni presenti sono dei pescatori locali. Dopo la costruzione del braccio di molo si è assistito ad un progressivo depauperamento dell’arenile, come se fossero sparite le correnti marine che rifornivano di sabbia la zona prospiciente al porto. La coincidenza degli eventi ha indotto a pensare che la costruzione del manufatto, ora assolutamente inservibile, abbia interrotto la corrente che riforniva di sabbia l’arenile di Torre Pali. Di fronte alla zona portuale vi erano i ricoveri tipici dei pescatori “gli strazzi” ove erano collocati gli attrezzi del mestiere, le reti, le nasse ecc. e dove si svolgeva la attività a terra di pesca, con l’aggiustatura delle reti rotte, la costruzione delle nasse, la pittura delle reti stesse, la pesatura del pescato. Di queste costruzioni purtroppo oggi non è rimasta traccia, sono state abbattute per far posto a edifici abitativi.

Fresca e solare come un ampio sorriso, la Marina di Torre Pali è una delle mete più ambite e ricercate dal turismo internazionale, che sceglie da sempre questo tratto di costa ionica del Salento per trascorrere le proprie meritate vacanze. Torre Pali è una delle numerose “stanze dei tesori” in cui è possibile addentrarsi nel lungo corridoio che lambisce il mare da Gallipoli a Capo di Leuca, a meno di 20 km da finibus terrae, ed è stata riconosciuta anche nel 2015 dal prestigioso titolo Bandiera Blu d’Italia: questi tre kilometri di spiaggia incantevole dalla sabbia color oro alternata a piccoli tratti di scogli bassi, sono il luogo ideale per assaporare il dolce tepore del sole, immergersi nelle nitide acque di Torre Pali, o avventurarsi in piccole escursioni e dolci passeggiate nel bel mezzo della natura circostante dai tratti genuini e selvaggi. Immersi in questo angolo di paradiso, i turisti che hanno scelto di andare in vacanza a Torre Pali, sono stati catapultati in un pezzo di mondo ricco di bellezza, con un’efficiente ma non invasiva presenza di strutture ricettive e servizi alla persona, ma anche in un territorio carico di storia e cultura: il passato di Torre Pali è testimoniato da piccoli monumenti sparsi nelle campagne, dalla chiesetta di Sant’Antonio, antico rifugio di pescatori, e dalla caratteristica torre saracena che si erge su uno scoglio a pochi metri dalla costa, vicino al porto della marina dalla fiorente attività di pesca. La torre, costruita nel 1500, rappresenta un passato di lotte della popolazione locale contro le razzie dei pirati saraceni che hanno devastato il territorio per lungo tempo, come anche la suggestiva Isola della Fanciulla, a circa 100 metri dal litorale, omaggio all’eroica resistenza di una ragazza del posto. Impossibile dimenticare la bellezza di questi posti: andare in vacanza a Torre Pali significa portare con sé un pezzo di anima del Salento. Con la promessa nel cuore di ritornare in quei luoghi.

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Santa Maria di Leuca

Rappresenta il “capo” della Puglia, all’estremità meridionale della penisola salentina, il nome Santa Maria di Leucao De Finibus Terrae cioè ai confini della terra, og la si chiama anche “madonna delle Frontiere”, dal momento che dall’estremo lembo d’Italia, Maria apre le sue braccia verso l’Oriente. La leggenda narra che Santa Maria di Leucasarebbe stata il primo approdo di Enea, inoltre proprio nello stesso luogo, in cui oggi si trova il Santuario, in passato sorgesse un tempio dedicato alla dea Minerva, tempio che cadde in frantumi quando vi sbarcò San Pietro, che iniziò la sua opera di evangelizzazione e cambiò il nome alla cittadina che da Leuca divenne Santa Maria di Leuca, per poi giungere a Roma dove fondò la Chiesa. Il passaggio del Santo è comprovato dalla colonna corinzia eretta sul piazzale della Basilica, recentemente ristrutturata. Una scalinata monumentale di 284 gradini collega la Basilica al sottostante porto, facendo da cornice alla famosa cascata realizzata là dove termina l’Acquedotto Pugliese e riversa le proprie acque nel mar Ionio attraverso una caverna, sia la scalinata che la colonna romana furono volute e inviate dal Duce Benito Mussolini. Leuca è caratterizzata da un tratto di costa alternato da scogliere e piccole aree di sabbia, le numerose grotte sono di grande interesse storico e naturalistico e per il turista subacqueo un vero paradiso è rappresentato da fondali marini.
I principali luoghi da visitare:

Basilica Santa Maria De Finibus Terrae

Di antica origine è la venerazione dei fedeli verso la Madonna di Leuca  che miracolosamente salvò dei pescatori da una tremenda burrasca. Da una ventina di anni il Santuario è divenuta Basilica minore, a forte impatto turistico. Nel piazzale antistante la Basilica sorge la Croce monumentale con incise quattro iscrizioni sui lati. Sul viale che conduce alla Basilica, tra gli alberi della pineta, si trova la Croce Pietrina costruita a testimonianza del passaggio di San Pietro. Il Santuario è collegato al porto vecchio dalla monumentale scalinata della cascata artificiale costruite in epoca fascista in occasione della conclusione dei lavori dell’Acquedotto.

Il Faro di Leuca

Si trova, spettacolare e maestoso sulla Punta Meliso , è alto circa 50m e diffonde tre fasci di luce che sono visibili ad oltre 40km anche in condizioni meteorologiche non buone. Tramite una scala a chiocciola di circa 250 gradini si arriva alla gabbia dell’apparato di proiezione. In passato l’alimentazione del faro era a petrolio, successivamente modificata in energia elettrica e la lanterna originale fu costruita a Parigi e sostituita più volte insieme all’apparato rotatorio.

Chiesa Cristo Re

Situata nel centro della marina di Leuca  è realizzata in carparo ed è in stile romanico e gotico. Presenta tre navate all’interno, un bellissimo pavimento in mosaico e un rosone alla facciata principale. I grandi finestroni delle navate laterali recano i nomi e gli stemmi delle famiglie nobili che parteciparono alla costruzione della chiesa.

Punta Ristola

Si tratta della zona sopra il promontorio su cui si trovano la Basilica e il faro, mentre la Marina di Leuca  è collocata più in basso ed è compresa tra punta Ristola  ad ovest, estremo lembo meridionale del Salento  e Punta Meliso  ad est, posta ai piedi del promontorio.  L’intera scogliera intorno a Punta Ristola  è particolarmente stimata per la bellezza del panorama e delle grotte.
La Grotta Porcinara  esibisce al suo interno svariate diciture latine e greche di viaggiatori o marinai che probabilmente sostavano in cerca di rifugio o riparo.
La Grotta del Diavolo situata a circa 150 m dalla Grotta Porcinara; è chiamata così per via degli innumerevoli frastuoni che si udivano, somiglianti ai versi del Diavolo. La Grotta del Presepe può essere visitata solo nelle giornate di mare calmo in quanto formata da una serie di archi bassi che sembrano rappresentare le fattezze della Natività.
La Grotta del Fiume è caratterizzata dalla fine di un’attività carsica che come eredità ha lasciato un rivolo d’acqua dolce che si perde nel mare salato, e anche qui vi si può accedere solo durante mare calmo.
La Grotta del Bambino è di smisurato valore naturalistico: qui furono recuperati resti di un elefante, di un rinoceronte e un dente umano, risalente all’epoca dei Neanderthal.
La Grotta delle Tre Porte chiamata cosi in quanto presenta 3 accessi e si staglia nel mare offrendo a chi la visita splendidi giochi di luce e frescura.

Punta Meliso

Punta Meliso  propone il punto di separazione tra costa ionica a ovest e la costa adriatica ad est.

Le Grotte di Ponente
‘Grotta dei Giganti’  così denominata poiché secondo la leggenda qui vi sono sepolti i giganti uccisi da Ercole Libico. All’interno sono stati rinvenuti resti di manufatti risalenti al periodo paleolitico medio.                                                                                              ‘Grotta della Stalla’  tra le più belle dell’intera costa, pare fosse usata dai pescatori per ripararsi dalle difficoltà che potevano far fronte in mare.
‘Grotta del Drago’  così chiamata per uno scoglio emergente somigliante ad una testa di drago  è estremamente scenografica, essendoci uno scoglio affiorante che somiglia appunto alla testa di un drago.

Le Grotte di Levante
‘Grotte di Terradico’ ha una forma triangolare che ricorda una tenda, infatti è chiamata anche grotta degli indiani.
‘Grotta di Ortocupo’ accessibile solo per via sottomarina poiché è quasi sommersa, in essa confluisce acqua salata e dolce‘Grotta del soffio’ cosi chiamata perchè al suo interno si verificano spruzzi di acqua.
‘Grotta delle Vore’  presenta una “vora” cioè un foro nella parte superiore della volta della grotta
‘Grotta delle Giole’  nel dialetto salentino le giole o ciole sono i corvi che un tempo presidiavano la grotta

La Torre dell’Uomo Morto

L’appellativo Uomo Morto è dovuto alla presenza di alcune ossa umane ritrovate al suo interno è collocata prima del Lungomare Cristoforo Colombo e risale al XVI secolo

Le ville ottocentesche

realizzate secondo vari stili erano 43, molte delle quali oggi sono in disuso o appaiono profondamente trasformate rispetto al passato come: Villa Daniele,  Villa Fuortes “sede Pro Loco”,  Villa La Meridiana, Villa Tamborino,Villa Loreta Stefanachi, Villa Colosso, Villa Arditi, Villa De Francesco, Villa Seracca.

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Santa Cesarea Terme

Questa bellissima località del Salento, posta sul lato orientale della costa, è situata su un pendio, con diretto affaccio sul Canale d’Otranto e caratterizzata da scogliere alte e rocciose.   Il nome del centro riflette il culto per la Santa Patrona del paese. Secondo la tradizione popolare nel XV secolo, prese il nome di Santa Cesaria da una vergine giovane, forse originaria di Otranto, che per sfuggire alle insidie del violento padre si rifugiò in una grotta del centro abitato. Qui il padre precipitò, avvolto da una nube densa e la fanciulla si salvò. Da allora una sorgente di acqua sulfurea sgorga dalla terra, proprio nel punto dove si compì la tragedia. Le acque clorurate, solfuree e iodiche delle sorgenti di Santa Cesarea Terme sgorgano a temperature variabili in quattro grotte naturali, comunicanti con il mare, il loro effetto benefico pare fosse noto fin da epoche remote presso gli abitanti della zona, ma la loro valorizzazione scientifica è databile alla fine dell’Ottocento e in particolar modo ai primi del Novecento quando venne inaugurato lo stabilimento termale Gattulla. I bagni e i fanghi termali risultano particolarmente indicati per le patologie artroreumatiche, dermatologiche, delle vie respiratorie, nei post traumi, nonché per cure estetiche e antistress. Ma Santa Cesarea Terme non è solo cure mediche si rimane stupiti dal color smeraldo del mare, dal verde delle maestose pinete, dal centro abitato caratterizzato da palazzi moreschi (primo fra tutti il pittoresco Palazzo Sticchi), villini signorili e semplici costruzioni moderne tinteggiate di bianco. Sono presenti lungo la costa cesarina diverse torri saracene di fine 1400 e inizi 1500. Da sud a nord: Torre Miggiano, Torre Santa Cesarea o del Belvedere, Torre Specchia di Guardia e Torre Minervino.

Torre Miggiano

risale al XVI sec. e si raggiunge agevolmente deviando a mare dalla litoranea che corre a mezza costa. Anche se fino a pochi anni fa era in cattivo stato di conservazione, attualmente è stata restaurata.

Torre Santa Cesarea o del Belvedere

è una torre costiera situata sulle alture di Santa Cesarea Terme a 110 metri sul livello del mare. È una delle tante torri difensive, costruite nel XVI secolo e che servivano da vedetta contro le incursioni dei Saraceni.

Torre specchia di Guardia

è una torre di avvistamento posta a centoquindici metri sul livello del mare, fu costruita nel XVI secolo per la difesa della costa salentina dai Saraceni.

Torre Minervino

trattasi di un’opera di fortificazione e di difesa dalla costa orientale salentina e costruita nel XVI secolo, durante la dominazione spagnola, fu ordinata da Carlo V in seguito agli attacchi dei saraceni; era in collegamento visivo con la Torre di Porto Badisco a nord e con la Torre Specchia di Guardia verso sud. La sua posizione è fondamentale perché permetteva di scrutare il mare fino a Punta Palascia, il punto più orientale d’Italia.

Chiesa Madre del Sacro Cuore

sorta nel XIV secolo sul luogo dove secondo la tradizione morì la Vergine Cesaria, venne affidata ai Frati Minori che la sostituirono con una nuova costruzione. Venne poi elevata a parrocchia.

Villa Sticchi

in stile moresco, genere diffuso nell’Ottocento in alcune località balneari del Salento, si colloca a 20 metri s.l.m., su uno sperone roccioso

Villa Raffaella

edificata nella seconda metà dell’Ottocento come residenza estiva della baronessa Raffaella della famiglia Lubelli.

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San Gregorio

Lungo la costa Jonica e precisamente da Torre Vado a Santa Maria di Leuca si incontra la suggestiva marina di San Gregorio appartenente al Comune di Patù. L’insenatura di San Gregorio una volta era il centro di un fiorente porto messapico oggi rappresenta un vero e proprio angolo di paradiso dai fondali limpidi e incontaminati ricchi di molluschi e ricci di mare .

Dalla piazzola che sovrasta quest’incantevole insenatura è possibile godere di splendidi tramonti e paesaggi naturali capaci di togliere il fiato, qui si affacciano bar e ristoranti tipici che organizzando serate danzanti e musica dal vivo animano la Baia di San Gregorio per tutta l’estate fino a notte fonda.

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Pescoluse

Marina di Pescoluse è una località balneare della provincia di Lecce e frazione di Salve.
Situata sul tratto di costa ionica tra Torre Pali e Torre Vado, altezza del canale Fano. Il litorale presenta dune ed è basso e sabbioso, così come caratteristica è anche la spiaggia, molto chiara e provvista di finissima sabbia e una ricca vegetazione di alberi e gigli.
Per il posizionamento della costa verso sud, Pescoluse può godere di un’acqua limpida e cristallina durante tutte le stagioni.
Poco distante dalla costa si trovano diverse grotte carsiche, dal punto di vista archeologico è riconosciuta per la presenza di un dolmen e di una tomba del 2500 a.C.  e  l’antica Torre di avvistamento della Masseria Borgino.
Durante il periodo estivo il numero della popolazione subisce un notevole incremento e il turista può usufruire di case locali affittate dagli abitanti della zona o sfruttare i campeggi presenti. Dotata di un borgo antico vicino al mare, è stata recentemente sviluppata una buona zona pedonale; in effetti negli ultimi anni la marina di Pescoluse sta diventando obiettivo turistico di massa.

Pescoluse è anche chiamata le Maldive del Salento in quanto rammenta le famose isole situate nell’Oceano Indiano, unica e incantevole nei suoi colori.
Posto Vecchio situato sul versante ionico del Salento, nonostante la sua piccola dimensione è una meta molto ambita grazie all’ambiente incontaminato che la caratterizza.

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Otranto

Situata sulla costa adriatica della penisola salentina, è il comune più orientale d’Italia: il capo omonimo, chiamato anche Punta Palascìa, a sud del centro abitato, è il punto geografico più a est della penisola italiana.
I luoghi da visitare in questa bellissima località sono:

Il Castello aragonese: fortezza che fu edificata dagli Aragonesi di Napoli dove oggi si svolgono delle mostre e degli eventi di vario genere.

La Cattedrale: si trova sul luogo più alto della cittadina, infatti fu concepita affinché potesse essere la chiesa più autorevole di tutta la Puglia, a rendere speciale la cattedrale è lo splendido mosaico pavimentale.

Cripta della Cattedrale della Santissima Annunziata: la Cripta si spande sotto la parte orientale della Cattedrale.

Torre campanaria:la torre fu edificata nelle immediate vicinanze della Cattedrale nel XII secolo, sotto la dominazione normanna, aveva funzioni di avvistamento e segnalazione data la posizione sopraelevata.

Basilica di San Pietro: la chiesa, risalente al VIII secolo, è situata nel centro storico di Otranto con bellissimi affreschi che raffigurano scene bibliche: sulla volta a botte della navata dominano “l’Ultima Cena” e la “Lavanda dei piedi”, nell’imbotte del braccio sud il “Battesimo di Cristo”.

Cappella dello Spirito Santo, detta “Madonna dell’Altomare” : si erge su un’altura che scende direttamente nel mare, la cappella dedicata alla Vergine nel passato era una piccola chiesa disagevole e cadente, successivamente fu resa più agevole.

Santuario di Santa Maria dei Martiri:  fu eretto in cima all’altura dove furono decapitati gli Ottocento Martiri otrantini. Si suppone che in questo sito ci fosse, in epoca precristiana, un tempio dedicato alla dea Minerva, per tale motivo questa zona viene ancora oggi chiamata “Minerva”. L’attuale santuario barocco è dedicato a S. Francesco da Paola, protettore di Otranto insieme ai Beati Martiri.

Il borgo antico:  vi si accede da “Porta Terra“, che si apre lungo un bastione, d’epoca napoleonica, una volta entrati nel cuore della cittadina, ci si trova in una piazza triangolare e più avanti si erge “Porta Alfonsina” dedicata ad Alfonso, duca di Calabria, al quale si deve la liberazione del borgo dagli Ottomani. Corso Garibaldi rappresenta l’arteria commerciale del paese, vanta la presenza di innumerevoli negozietti nei quali si può trovare di tutto. Il Corso si conclude in Piazza del Popolo dove si può notare la “Torre dell’orologio“, edificata nel 1799 e impreziosita dallo stemma cittadino. Successivamente, tra localini e bar, si giunge a “Porta a Mare”, attraverso la quale, percorrendo una lunga scalinata in legno, si arriva al porto. Il centro storico di Otranto si snoda attraverso una fitta rete di stradine nelle quali si possono ammirare costruzioni antiche risalenti a varie epoche.

Ipogeo di torre pinta:  è una torre circolare che rappresenta un esempio di torre colombaia, edificata su un insediamento di epoca precedente, forse cristiano, data la pianta a croce latina regolare.

Torre S. Andrea: era una torre di guardiola, assolveva il compito quasi esclusivo di avvistamento e di segnalazione, nonché di diramazione degli ordini lungo la costa per mezzo dei corrieri.

Torre S.Stefano: aveva anch’essa funzione di avvistamento.

Torre del Serpe:  la Torre del Serpe rappresentata nello stemma cittadino, si narra che di notte un gigantesco serpente giungendo dal mare si arrampicasse sull’esterno della torre per bere l’olio che alimentava la fiamma del faro.

Torre S.Emiliano:  costituiva una sentinella contro i pericoli provenienti dal mare, i Turchi, ma anche i corsari, che avevano scelto le coste albanesi come base per le loro scorrerie.

S.Nicola di Casole:  l’antico monastero di San Nicola di Casole sorgeva a pochi chilometri a sud di Otranto e rappresenta uno dei luoghi più importanti del Salento, a livello storico, artistico e culturale..  .

Cripta di S.Nicola: scavata nella roccia, dove restano visibili alcune tracce di affresco bizantino e di iscrizioni in greco.

Grotta dei Cervi:conserva uno dei cicli preistorici di pitture rupestri più importanti al mondo, con circa 3000 figure sulle pareti e in alcuni casi anche sul soffitto dei tre corridoi naturali principali..

Grotte di S.Giovanni: struttura ipogea composita, con numerosi locali scavati nel tufo tenero, probabilmente destinati all’alloggio dei religiosi.

Cripta del Padreterno: depredata da molti arredi ed anche degli affreschi più pregevoli, ad opera di esperti tombaroli negli anni 50, mostra oggi resti di affreschi con annesse iscrizioni.

Cripta e Grotta di S.Angelo: prende il nome dall’effige dell’Arcangelo Michele, dipinto a fresco nell’atrio rettangolare della Grotta.

Palazzo Lopez: fu edificato dalla nobile famiglia Lopez, all’interno è possibile ammirare opere ed elementi architettonici provenienti dalla cattedrale di Otranto e dalle chiese parrocchiali appartenenti alla diocesi locale.

Chiesa della Madonna della Serra: così chiamata per essere posizionata sulla sommità di un’altura che appartiene alle cosiddette serre salentine.

Chiesa di Santa Maria del Passo: venne edificata per ricordare il passaggio nel 1480 degli ottocento otrantini che venivano condotti dai Turchi sul colle per essere giustiziati.

Laghetto di Bauxite: si tratta di una cava di estrazione della bauxite, minerale dal quale si ricava l’alluminio, un vero e proprio piccolo laghetto arricchito di piante acquatiche e paludose come la cannuccia di palude.

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Lido Marini

spiaggia dorata a lido marini

Appartiene al comune di Salve; occupa una posizione strategica lungo la costa ionica salentina, poiché situata tra Gallipoli e Santa Maria di Leuca. Nel settore di nord-ovest appartenente ad Ugento, si può scorgere la presenza di un bacino idrografico, dal nome dialettale “spunderati”, appartenente alla rete dei bacini della Marina di Ugento, quest’ultimi collegati tramite canali nei dintorni della fascia costiera tra le marine di Lido Marini, Torre Mozza e Torre San Giovanni. Lido Marini è una località di forte vocazione turistica, molto tranquilla e rilassante, dotata nel suo interno, lungo il corso principale (Corso Colombo) di tutte le attività commerciali e servizi di prima necessità. Offre buona ospitalità che a piedi, nel raggio di pochi metri, ha praticamente tutto sotto mano.
È dotata di una lunga spiaggia di sabbia che si estende per circa 2 km a tratti pubblica, a tratti privata con i suoi stabilimenti attrezzati, sia di un tratto di costa di scoglio basso molto utile per chi ama la pesca subacquea o semplicemente esplorare la flora e la fauna dei suoi fondali cristallini. Da vedere la piccola stele in pietra leccese posta tra la piazza principale e la spiaggia dedicata agli “eroi del mare”, coloro che hanno dato la vita nel tentativo di salvare persone in difficoltà tra i flutti. È una delle località che ha ottenuto per un po’ di anni consecutivi il prestigioso riconoscimento delle “4 vele” Legambiente.
Le spiagge di Lido marini presentano una delle caratteristiche ormai rare dei litorali sabbiosi: le dune. D’inverno spesso questi luoghi son battuti dal vento e il vento ha un ruolo essenziale: solo col vento i granelli di sabbia fine e asciutta possono essere messi in movimento e formare le dune. Per quanto riguarda l’affascinante e insolita vegetazione dunale, essa ha un ruolo importantissimo perchè consolida la sabbia e quindi riveste anche un ruolo fondamentale nella riduzione dell’erosione marina e di protezione dell’entroterra dall’invasione della sabbia.

Il piccolo porticciolo di Lido marini, con barchette di pescatori ormeggiate lungo un canale, offre uno spettacolo indimenticabile: alla sera, i pescatori caricano a bordo le reti e partono.

Il Lungomare Nazario Sauro è una strada particolarmente affascinante, tra le pinete che costeggiano le spiagge e il centro cittadino. Verso il centro della città, il lungomare corre direttamente affacciato sulle incantevoli spiagge e sugli stabilimenti balneari, offrendo un panorama affascinante, tra gli ombrelloni di paglia e le sdraio al sole.
Stradine battute e asfaltate portano direttamente sulla spiaggia ove gli stabilimenti balneari attrezzati suppliranno a qualsiasi esigenza, e c’è la possibilità di noleggiare attrezzature per praticare sport acquatici quali pesca subacquea, canoa, immersioni.

Una piccolo pezzo di paradiso racchiuso, come in uno scrigno, da un vaso lembo di terra ricoperto da macchia mediterranea: Lido Marini è una “giovane” località turistica del Salento situata nel bel mezzo del tratto ionico tra Gallipoli e Capo di Leuca. È un lido molto gettonato dai turisti che scelgono di andare in vacanza nel Salento, ma anche per la gente del posto, che quotidianamente si rifugia sullo spazioso litorale di Lido Marini (“a li Marini” come si dice nel dialetto locale) per assaporare veri momenti di pace e per dedicarsi a qualche attività ricreativa e sportiva. Si può andare in vacanza a Lido Marini e lasciarsi cullare dalla serenità dei suoi bei luoghi incontaminati e dalla simpatica cordialità, tipica del Salento, dei suoi abitanti: la larga spiaggia con la sua sabbia fine si estende dal “canale de li Marini”, molto frequentato da pescatori professionisti e non, fino ad arrivare ad un tratto di scogli bassi che parte dalla piazza principale del paese e si allunga oltre fino a confluire con il vicino territorio di Torre Pali. Questa caratteristica, rende possibile per gli amanti del mare che sono in vacanza a Lido Marini di poter scegliere di andare sul comodo arenile con il fondale basso, perfetto per i bambini, oppure ricaricarsi con una bella nuotata nelle belle acque fresche vicino alla scogliera a ridosso della sorgente, oppure dilettarsi nella pesca subacquea e nell’escursione dei suoi ricchi fondali. I numerosi turisti che scelgono ogni anno di andare in vacanza a Lido Marini, hanno conosciuto serenità e momenti di comunione vera in questo tratto del Salento in base alle esigenze di ognuno: essendo una marina del Salento di recente sviluppo, è apprezzata anche per l’efficiente rete di servizi assai utili per le piccole pratiche quotidiane (come rifornimento benzina, servizi di ristorazione, bar, giochi per bambini, farmacia, ecc..). Lido Marini è un piccolo tesoro da esplorare tutto l’anno, nella grande anima salentina.

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Lecce

Lecce , una terra che lascia in chi la visita un ricordo indelebile.
Il capoluogo di provincia famoso e caratteristico per lo stile barocco che adorna le facciate delle chiese, i palazzi dei nobili, le colonne, le balaustre e le varie architetture presenti. La parte antica della città e quindi il suo cuore è contrassegnato dalle storiche stradine, dalle piazzette e i vicoletti che gravitano attorno alla bellissima Piazza Sant’Oronzo. La parte “sotterranea” del territorio leccese, non ancora del tutto scoperta, emerge dagli scavi archeologici, si amalgama perfettamente all’entroterra rurale, ai borghi, alle aree naturali e le marine.
I principali luoghi da visitare:

Piazza S. Oronzo e Colonna
La piazza compare nel centro abitato e viene affiancata dall’Anfiteatro romano. Al centro della piazza si erge imponente la statua di Sant’Oronzo, Santo Patrono di Lecce, riconosciuto per aver protetto la città dal contagio della peste del 1656 che imperversava in Napoli e in tutto il vicereame. Di fronte alla statua si trova il palazzetto del Sedile, antica sede del Municipio dove il sindaco riceveva la cittadinanza.

L’anfiteatro romano
Attualmente è visibile solo metà dell’Anfiteatro, il resto non è stato portato alla luce in quanto sono presenti edifici secolari al di sopra, infatti è situato sotto il livello stradale. Molto suggestivo nelle serate leccesi.

Basilica di Santa Croce e dintorni
Con i suoi 17 altari è una delle chiese più ammirate di Lecce, domina il grande rosone centrale, simbolo del Barocco leccese guarnito da foglie di alloro e bacche, le decorazioni del frontale di Santa Croce sono elementi simbolici come fiamme, leoni, pellicani, melograni, fiori, festoni, animali, angeli, insegne, stemmi e le sfere con la croce.

Palazzo dei Celestini
si tratta di un convento antico oggi sede dell’Amministrazione Provinciale e della Prefettura.

Villa Comunale
un bellissimo parco pubblico ricco di viali e piante ornamentali, dimora simbolica degli uomini illustri salentini e nazionali, dedicato a Giuseppe Garibaldi.

Palazzo Carafa
ex convento delle Paolotte che alla fine dell’Ottocento l’edificio ospita l’Amministrazione Comunale.

Piazza Duomo
la perla del Barocco e il centro religioso della città, crea un effetto spettacolare e singolare grazie alla presenza della “Cattedrale della Madonna Assunta”. Sul lato est della Piazza è visibile il “campanile”, alto più di settanta metri, lo sfondo è reso suggestivo dal Palazzo Vescovile o “Episcopio” e dal “Palazzo del Seminario”.

Porta Rudiae e dintorni
una delle più antiche porte di Lecce, è circondata dalle statue del Patrono, di Sant’Irene e San Domenico, al di là dell’arco d’ingresso è situata la “Chiesa del Rosario”, di fronte alla chiesa si trova “l’ex Ospedale dello Spirito Santo” e l“Ex Conservatorio di Sant’Anna” .

Porta Napoli e dintorni
anticamente denominata Porta San Giusto è un “Arco di Trionfo” in onore di Carlo V°. L’“Obelisco” a guglie piramidali arreca i simboli delle province di Lecce, Gallipoli, Brindisi e Taranto facenti parte della Terra d’Otranto.

Porta San Biagio e dintorni
estrema porta meridionale sulla cui sommità è posta la statua del compatrono San Biagio, fronteggia “Piazza d’Italia” con il “Monumento ai caduti in guerra” .

Piazzetta Santa Chiara e dintorni
è ricca di numerose opere in cartapesta, nei dintorni vi è la “più romana” delle chiese ossia la “Chiesa di San Matteo” posta su una gradinata e in stile barocco, collegata ai magnifici palazzi adiacenti fino ad arrivare ad un’altra delle famose porte della città e cioè a

Castello Carlo V
l’edificio difensivo presenta una forma quadrangolare, con quattro bastioni, quelli di S. Croce, S. Martino, S. Giacomo e S. Trinità.

Torre del Parco
è un complesso di pietra dalla forma massiccia provvista anche di ponte levatoio e fossato, com’erano strutturate le torri dell’epoca, ma adornata tutt’intorno da giardini e viali alberati.

Chiesa del Bambin Gesù o Del Buon Consiglio
di particolare merito i dipinti contenuti all’interno, l’altare maggiore è in stile barocco.

Chiesa di Santa Chiara
costruita nel 1438 ed è situata alle spalle di Piazza S. Oronzo.

Il Parco archeologico di Rudiae
sito archeologico di profondo interesse storico per l’antica città di Rudiae, l’odierna Lecce.

Il Parco di Rauccio
un’area boschiva che si estendeva in un’area compresa tra Lecce, la costa adriatica, Otranto e Brindisi.

Le marine di Lecce sono: San Cataldo, Frigole, Torre Chianca, Torre Rinalda, Spiaggiabella.